Dialogo democratico o monologo unilaterale?
La frase “dialogo democratico” la troviamo citata spesso sui quotidiani o in televisione. Usata spesso come formula magica per la risoluzione di conflitti. Ma cosa significa esattamente? Esploreremo gli elementi di quello che è considerato il dialogo democratico, con l’ intenzione di chiarirne il suo significato.
Dialogo. Si riferisce ad uno scambio di opinioni in un processo di arricchimento mutuo tra i partecipanti, in un modo nella quale si scoprono le idee che sono a beneficio di tutti. In un tavolo di trattativa o in una discussione quello che si richiede in primis è l’ impegno di saper ascoltare. Si tratta di considerare le opinioni altrui con buona volontà e impegno.
Democratico. Si riferisce a la uguaglianza tra chi partecipa al dialogo, tra le quali non c’è differenza ne di importanza ne di status. Si fa riferimento anche ad una partecipazione che ragionevolmente includa le parti interessate ad un determinato tema. E’ l’ideale democrazia degli ateniesi che si riunivano per decidere insieme e la discussione doveva aiutare tutti a fare la scelta migliore.
Condiderazioni.
Queste valutazioni stabiliscono importanti valutazioni;
In questa direzione le normative ci sostengono nelle contrattazione aziendale che di seguito cercheremo di spiegare.
Contrattazione di secondo livello partecipativa.
La contrattazione di secondo livello integra il contratto collettivo nazionale del lavoro con ulteriori acquisizioni. Negli anni si è evoluta e si basa proprio sul dialogo positivo tra le parti per trovare nella contrattazione soluzioni che migliorino le performance aziendali e le condizioni dei lavoratori. Si effettua nelle singole imprese tra direzione ed RSU aziendale (il sindacato interno). Gli interventi che la contrattazione aziendale può effettuare sono normati da accordo tra Confindustria e Organizzazioni sindacali e dal contratto nazionale di categoria e possono modificare e integrare lo stesso contratto nazionale su queste voci:
L’evoluzione delle reazioni sindacali ha reso il dialogo sociale imprescindibile per un ‘impresa moderna. E ampio il raggio d’azione del sindacato a livello aziendale. Gli interessi di chi produce stoffa saranno simili a quelli di chi produce bottoni per il semplice fatto che realizzare un abito ha bisogno di entrambi. In quest’ ottica la direzione e il personale dovrebbero avere gli stessi scopi. Realizzare un abito assieme. Contribuire ad un ambiente di lavoro dove sì, si realizzano utili economici, ma dove le persone sono considerate una risorsa da valorizzare, da coinvolgere perchè solo cosi possono dare il meglio di se stessi ogni giorno.
Il dialogo e la partecipazione, oltre che eticamente rispettosi della persona, sono convenienti per l’impresa moderna. Oggi più che la tecnologia (che tutti possono acquistare) la differenza la fanno gli uomini e lo donne che in un impresa sanno dialogare tra loro.
Il calcio ci può aiutare a capire ancora meglio il concetto: ci sono squadre di calcio riempite di campioni e grandi allenatori ma hanno scarsi risultati e squadre con calciatori e allenatori sconosciuti che raggiungono ambiziosi traguardi. La ricetta è sempre la stessa: tutti si sentono valorizzati e coinvolti! E alla fine tutti ne traggono un vantaggio.
Una RSU che funziona.